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Sim_shev
siamo stati in questo museo durante la notte bianca dei musei. molto ricco, curato, guidato da appassionati ed esperti del settore, racconta la storia attraverso l'evoluzione delle tecniche di stampa, facendo toccare con mano la strumentazione originale delle varie epoche (fantastico e anche divertente!). validissimo, non solo per le scuole! unica pecca: ne abbiamo conosciuto l'esistenza solo per passaparola (ed abitiamo qui vicino), servirebbe un po' di pubblicità e qualche evento in più!
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vanpetz
Sono stata più volte in visita al museo della stampa di Lodi, sia solo con adulti sia con i bambini: le esperienze sono state molto positive in entrambe i casi perchè anche la visita con i più piccoli (bimbi della scuola materna) è stata divertente ed interessante.
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187850Longobardo
La passione di un vecchio editore ha creato un museo dell'arte e dell'industria, di cui Lodi deve andare fiera.
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lucylight2014
E' stata una scoperta per noi residenti che abbiamo saputo solo dalle gite scolastiche dei nostri figli che a Lodi esisteva un Museo della Stampa! da regalarsi, in un pomeriggio di qualsiasi giorno dell'anno! Grazie a chi l'ha allestito e a chi continua a curarlo, saranno conservate nel tempo le tracce della prima tecnologia che ha seguito l'invenzione della scrittua e che ha permesso la globalizzazione delle informazioni!!!
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charlymau
Tutto bene esposto, molta attenzione. Ogni volta che vado trovo aggiunti nuovi interessantissimi pezzi.
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Chiquy
Ho trovato la visita interessante; mi è piaciuto in particolare che, pur non avendo pagato alcun biglietto, ci fosse una guida ad accompagnarci e a spiegarci molti aspetti, procedure, ecc della stampa.Alla fine della visita hanno permesso ai bambini di preparare la stampa della propria iniziale su un segnalibro che poi è stato loro regalato.Se ci si trova a Lodi, vale la pena di farci un giro
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LugiA53
Certamente un luogo unico; le attrezzature di stampa (perfettamente funzionanti ti dicono subito!) dall’inizio ‘800 a prima del digitale. Certo, è un luogo per bibliofili , per amanti della meccanica o anche solo per curiosi del ‘non ovvio’. Per questi è sicuramente consigliabile un viaggio a Lodi (cittadina per altro piacevolissima) .Gli ampi spazi di una ex tipografia contengono decine di attrezzature lustre e ben presentate. Una nota particolare merita l’accoglienza:una competente e certamente appassionata, signorina (signora pardon) che ci ha fatto da guida con competenza e grande gentilezza. Il museo non credo sia frequentatissimo da visitatori non in gruppo e credo sia bene pre-avvisare del proprio arrivo. Ben organizzato anche il sito del museo.
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giannip991
un luogo che non esisterebbe se non fosse per la magnanimità dei proprietari dei luoghi. entrate e fatevi avvolgere dalla storia della stampa
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907elenac
Nell'era della comunicazione digitale, delle e-mail e degli e-book, il Museo della Stampa "A. Schiavi" di Lodi dona il privilegio a chi vi entra di rivivere le atmosfere ormai andate quasi completamente perdute delle antiche botteghe tipografiche. Inoltrandosi nelle sale, si viene presto assorbiti dal metallo grigio degli enormi cilindri delle rotative, dall'odore profondo del piombo fuso per la produzione dei caratteri, dalle grosse cassettiere di legno contenenti migliaia e migliaia di lettere di diversa fattura e dimensione. C'è poi il reparto cartoleria dove con aghi, fili e colle vengono rilegati i volumi e poco distante si trova un'area con vaschette dove è possibile, partecipando a dei laboratori dedicati, fabbricare con le nostre mani della carta.Bacheche piene di tracce antiche e tesori preziosi di un'arte in via d'estinzione che il Museo, insieme ai suoi appassionati collaboratori, s'impone il dovere di conservare e tramandare nel tempo.Da vedere sicuramente!!!Elena
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Giovimi
Grazie per le bellissime parole di sostegno alla nostra attività che è portata avanti principalmente grazie alla passione di alcuni "vecchi" ex tipografi e guide che, con grande competenza, ci permettono di proporre molte attività rivolte alle scuole di ogni ordine e grado.Per quanto riguarda il giornalista da invitare, il 13 dicembre scorso è stato pubblicato un lungo servizio su SETTE, il settimanale del Corriere della Sera diretto da Pier Luigi Vercesi, firmato dal noto giornalista Stefano Rodi con le belle immagini di Massimo Zingardi.Cordiali salutiOsvaldo Folli